Naso
Chirurgia del naso
Durata:
1-5 OreAnestesia:
GeneraleDegenza:
1 nottePostoperatorio:
1 SettimanaCosto:
3000-9000 Eurola Rinoplastica e la Rinosettoplastica
Introduzione
La chirurgia volta a rimodellare la piramide nasale per ragioni estetiche e psicologiche è denominata “rinoplastica”. Quando la chirurgia del naso coinvolge anche il setto nasale assume il nome di “Rinosettoplastica”. Questo tipo di intervento è eseguito a scopo estetico e psicologico, ma anche funzionale per migliorare la respirazione. Quando è associato ad interventi sul mento e/o sulle labbra e/o sugli zigomi, l’insieme di questi atti medico-chirurgici è inquadrato come “Profiloplastica”, ovvero la chirurgia del profilo del volto.
E’ anche possibile ricostruire un naso che ha subito traumi o demolizioni chirurgiche; in tal caso si parla di chirurgia nasale ricostruttiva (Rinoplastica Ricostruttiva).
Di seguito riportiamo le risposte alle domande che più frequentemente ci sono poste durante le visite e i colloqui preoperatori.
In cosa consiste la chirurgia del naso?
La chirurgia del naso o rinoplastica è molto varia. Il chirurgo plastico specializzato in questo tipo di chirurgia ne padroneggia tutte le componenti, sia estetica che funzionale.
Qual è lo scopo della chirurgia estetica del naso?
Il naso è un organo centrale del viso, sia in termini di posizione, che di visibilità, nonché come significato simbolico. Quando si esegue un intervento al naso con lo scopo di migliorarne il suo aspetto morfologico, si parla di rinoplastica estetica e lo scopo del chirurgo deve essere sempre quello di ottenere un risultato che sia quanto più naturale ed armonioso possibile e che favorisca nel paziente un miglioramento del rapporto con se stesso e un aumento dell’autostima.
La rinoplastica può essere volta a correggere il naso nelle sue diverse componenti (punta globosa, gibbo o “gobba” dorsale, narici larghe, aspetto largo del dorso o eccessivamente proiettato del profilo, etc.).
Qual è invece lo scopo della chirurgia funzionale del naso?
Anche in questo caso il ruolo del naso appare centrale, essendo un organo deputato alla respirazione. La chirurgia del naso a scopo funzionale tende infatti a tentare di ripristinare o migliorare la sua funzione di organo respiratorio, come nel caso di una deviazione del setto nasale e/o di un’ipertrofia dei turbinati.
Quali pazienti sono candidati all’esecuzione di una Rinoplastica Estetica?
Non tutti i pazienti sono dei buoni candidati all’esecuzione di una rinoplastica. Ciò deve essere attentamente valutato in seno alle visite preoperatorie, onde capire se i risultati realisticamente ottenibili siano coerenti con le aspettative del paziente. Soprattutto nel caso di interventi al naso, ma anche in altre tipologie di intervento, è necessario che chirurgo e paziente si dedichino del tempo a vicenda allo scopo di instaurare il giusto feeling, di comprendere i desideri di chi si sottopone a visita ed aumentare le possibilità di raggiungere il risultato sperato o “ridimensionato”. Questo è il motivo per cui eseguiamo sempre più visite col paziente prima di eseguire l’intervento.
Che tecniche chirurgiche di Rinoplastica esistono?
Esistono 2 possibili accessi chirurgici, uno posizionato all’interno delle narici (Rinoplastica Chiusa) ed un altro che prevede una piccola incisione a “scalino” o a “V” del ponte esistente tra le due narici (columella), che viene eseguito con un’incisione columellare esterna (Rinoplastica Open). Il vantaggio maggiore della tecnica open è dato dalla possibilità di eseguire una serie di dettagli chirurgici quasi impossibili da riprodurre nella rinoplastica chiusa, a fronte di una cicatrice che nel tempo diventa quasi invisibile.
Che tipo di anestesia è necessaria?
Personalmente, per una questione di maggiore confort per il paziente, riteniamo che l’anestesia generale sia la forma di anestesia più idonea. Altre forme di anestesia, come la locale con sedazione, possono essere prese in considerazione a seguito di un’approfondita visita eseguita con l’anestesista.
L’intervento è doloroso nel postoperatorio?
Nella nostra pratica clinica, con un’adeguata infiltrazione anestetica locale e un’adeguata terapia antidolorifica, l’intervento non è in genere doloroso. Nella maggior parte dei casi le esperienze postoperatorie sono molto positive e consentono anche un precoce reingresso al lavoro di quei pazienti che svolgono una professione prevalentemente di natura intellettuale e che non richieda sforzi di natura fisica.
Oltre all’anestesia generale pertanto, è sempre praticata un’anestesia locale del naso allo scopo di ridurre il dolore postoperatorio e di rendere l’esperienza chirurgica la meno traumatica possibile.
Spesso i pazienti riferiscono come fastidiosa (non dolorosa!) la presenza dei tamponi nasali (quando è necessario inserirli), che però nella maggior parte dei casi saranno rimossi il giorno dopo l’intervento, prima della dimissione, così da consentire una più precoce ed agevole ripresa della respirazione.
Cosa ci si deve aspettare nel postoperatorio?
Il paziente riceverà un foglio di dimissione con tutte le principali indicazioni sulla terapia da eseguire a domicilio e sul comportamento da seguire. Tali informazioni saranno integrate da informazioni ancor più dettagliate già fornite verbalmente nel corso delle visite preoperatorie e ribadite al momento della dimissione.
Durante la prima settimana è nostra abitudine contattare telefonicamente ed a cadenza pressoché quotidiana il paziente, allo scopo di conoscere il suo stato di salute e di eseguire uno stretto monitoraggio, anche psicologico. Dopo circa 5 giorni saranno rimossi i punti esterni (quelli interni sono riassorbibili).
Quando utilizzato, nel giro di 7 giorni sarà rimosso il tutore rigido posizionato sul dorso del naso.
Le visite eseguite durante la prima settimana dipendono dall’andamento dello stesso postoperatorio. Il paziente sarà poi rivisto ad un mese di distanza, a tre mesi e di seguito annualmente a seconda delle necessità.
La ripresa della vita sociale è molto veloce con uno sgonfiamento importante del naso durante il primo mese, anche se occorre informare il paziente che esso continuerà lentamente a sgonfiarsi durante tutto il primo anno dopo l’intervento.
In cosa consiste una Rinoplastica Funzionale (Settoplastica o Rinosettoplastica)?
In questo caso la Rinoplastica ha come scopo principale quello di migliorare la funzione nasale respiratoria presente come in casi di ipertrofia dei turbinati, deviazione del setto nasale o insufficienza della valva nasale interna.
Gli accessi chirurgici possono essere gli stessi di una rinoplastica chiusa o open, con medesimi svantaggi e vantaggi ed altri dettagli di tecnica saranno eseguiti a scopo funzionale (ad es. settoplastica con prelievo di porzione del setto, coagulazione dei turbinati etc.)
Anche l’aspetto del postoperatorio può essere più o meno sovrapponibile a quello della rinoplastica estetica.
La rinoplastica estetica e funzionale possono essere eseguite nel corso della stessa sessione operatoria?
Si, spesso le due tipologie di intervento sono associate nella medesima seduta operatoria.
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Quando si parla di Rinoplastica Ricostruttiva?
La Rinoplastica Ricostruttiva è eseguita in caso di demolizioni nasali parziali, subtotali o totali seguenti a tumori o traumi. Le tecniche di chirurgia plastica in questo caso possono essere molteplici e variano di caso in caso a seconda degli eventi che ne hanno causato la necessità di utilizzo.
Una visita accurata, come sempre, sarà dirimente per la comprensione e decisione delle tecniche ricostruttive più adeguate e moderne.
Quando si parla di Rinoplastica Etnica?
Il cosiddetto naso “etnico” corrisponde al naso asiatico o africano o caucasico qualora abbia delle caratteristiche simili ai primi due.
Questi tipi di naso presentano delle caratteristiche comuni: cartilagini deboli e stirate, ossa corte o piatte, pelle spessa, narici larghe etc.
Trattasi di nasi abbastanza caratteristici e caratterizzanti, il cui trattamento consiste nell’utilizzo di tecniche di plicatura cartilaginea e di posizionamento di innesti per ridare al naso il sostegno e la proiezione che gli mancano.
Quando si parla di Rinoplastica Secondaria?
La Rinoplastica Secondaria consiste nella revisione di una rinoplastica precedentemente eseguita di cui il risultato non si è mostrato soddisfacente e che può essere migliorata. Una Rinoplastica Secondaria non dovrebbe essere mai eseguita prima di almeno un anno dal primo intervento e può essere volta a correggere delle piccole imperfezioni (lievi asimmetrie, piccole depressioni etc.) o a una revisione totale.
A volte, per difetti molto lievi si può intervenire sul naso anche con tecniche di medicina estetica, come le infiltrazioni con acido ialuronico (“RINOFILLER”)
Che cos’è la Profiloplastica?
La rinoplastica può integrarsi nella presa in carico completa del profilo del paziente. In tale caso è eseguito un bilancio completo dei rapporti tra naso, mento, bocca, zigomi. Tutte queste regioni potrebbero essere coinvolte in un processo di revisione estetico-morfologica, in una o più sessioni medico-chirurgiche.
Nella maggior parte dei casi la rinoplastica può essere eseguita in concomitanza con una genioplastica o mentoplastica (chirurgia del mento). La bocca può essere rimodellata a mezzo di infiltrazioni con acido ialuronico o con un lipofilling.
Lo zigomo può essere rimodellato con tecniche di lifting, con impianto di protesi, con un lipofilling o con infiltrazioni a base di acido ialuronico, a seconda delle aspirazioni e dei casi clinici.