Riduzione del Seno
Riduzione del Seno
Durata:
2-4 OreAnestesia:
GeneraleDegenza:
1 nottePostoperatorio:
2-4 settimane a seconda delle attività ludico-professionaliCosto:
6000-10000 €La Mastoplastica Riduttiva
Introduzione
L’intervento relativo alla riduzione del seno è denominato “Mastoplastica Riduttiva”. Questo tipo di mastoplastica può essere eseguito sia per ragioni estetiche/psicologiche, sia per ragioni funzionali, come nei casi di volume molto importante del seno (Gigantomastia).
Di seguito riportiamo le domande che più frequentemente ci sono poste durante le visite ed i colloqui preoperatori.
Quali sono i motivi che possono portare a sottoporsi a intervento di Mastoplastica Riduttiva e quali i giovamenti che ne seguono?
La riduzione mammaria è un intervento predisposto al fine di migliorare l’aspetto di mammelle voluminose mediante la riduzione del loro volume e il loro rimodellamento. L’intervento favorisce la riduzione di sintomi quali dolore, senso di peso e fastidio in corrispondenza delle mammelle, delle spalle, del collo, e della porzione alta della colonna vertebrale, nei casi in cui il volume mammario causasse questi inconvenienti.
E’ un intervento che si esegue frequentemente?
Sebbene non conosciuta come l’intervento di mastoplastica additiva, la mastoplastica riduttiva è un intervento molto comune e può produrre sostanziali benefici, funzionali, psicologici ed estetici per molte pazienti.
In cosa consiste l’intervento?
L’intervento consiste nella rimozione di parte della cute e dei sottostanti tessuti della mammella, spostando l’areola più in alto e rimodellando i rimanenti tessuti in una configurazione più piccola e più alta. Dei disegni e delle misurazioni sono eseguiti prima dell’intervento e sono essenziali per la progettazione dello stesso, nonché per fornire delle spiegazioni più concrete alla paziente.
Quando si eseguono i disegni e cosa rappresentano?
I disegni si eseguono prima dell’anestesia a paziente in posizione eretta. Essi rappresentano una guida per le incisioni durante l’operazione, nonché forniscono alla paziente un’idea ed una misura più precisa delle cicatrici che seguono a questo intervento.
Che tipo di cicatrici resteranno dopo l’intervento di riduzione del seno?
Resteranno una cicatrice circolare intorno all’areola, una verticale che dalla nuova areola si porta in basso ed arriva in prossimità del solco sottomammario e, talvolta, anche una nel solco sottomammario, a definire la cosiddetta cicatrice a “T” invertita o “ad ancora”.
Le cicatrici saranno visibili?
Non vi sono cicatrici al di sopra dell’areola, cosicché i segni dell’intervento saranno sempre nascosti nel reggiseno.
Le cicatrici possono essere migliorabili?
Talvolta può essere possibile una revisione delle cicatrici per migliorare il risultato estetico. Queste revisioni possono essere eseguite in anestesia locale con un piccolo intervento. In ogni caso, sebbene le cicatrici tendano a rendersi meno evidenti e a migliorare molto con il tempo, occorre sapere che sono permanenti e non possono essere cancellate.
Ci sarà una perdita di sensibilità nel seno?
Con le tecniche attuali si riescono nella maggior parte dei casi a preservare la vitalità e sensibilità del complesso areola-capezzolo. Nei casi di Gigantomastia più importanti può rendersi necessario il riposizionamento delle areole a mo’ di innesto cutaneo, ovvero con la completa interruzione della vascolarizzazione e della innervazione delle areole e del capezzolo. In questi sporadici casi vi sarà una perdita di sensibilità di queste unità anatomiche.
L’intervento può essere associato all’inserimento di una protesi mammaria?
Benché possa sembrare paradossale, talvolta l’inserimento di una piccola protesi può migliorare il risultato estetico. Ciò nei casi in cui la paziente voglia associare alla riduzione globale della ghiandola, un risultato che porti a un polo superiore più pieno. In quei casi in cui questa pienezza superiore non può essere raggiunta con tecniche di risollevamento ghiandolare, può ipotizzarsi la possibilità di inserire una piccola protesi.
Si può allattare dopo una Mastoplastica Riduttiva?
In generale è bene che le pazienti che si sottopongono a Mastoplastica Riduttiva non cerchino di allattare dopo essere state operate. L’allattamento comunque, provoca un ingrossamento della mammella che vanificherà il risultato dell’operazione. In alcuni casi l’allattamento sarà impossibile per la rimozione di gran parte della ghiandola.
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